Stiamo osservando a livello mondiale una vera e propria epidemia di iperglicemia più o meno associata ad eccessivo aumento ponderale. L’incidenza del diabete gestazionale riette l’incidenza di alterata tolleranza glucidica, obesità e diabete tipo 2 nella popolazione. Queste condizioni sono in aumento a livello globale.
L’età di insorgenza del diabete si sta spostando sempre più in basso, mentre l’età della donna alla prima gravidanza sta aumentando. Inoltre stiamo assistendo ad un aumento del tasso di sovrappeso e obesità nelle donne in età riproduttiva; quindi molte più donne hanno fattori di rischio che le rendono vulnerabili alla comparsa di iperglicemia in gravidanza.
Con queste premesse, non dovrebbe sorprendere come l’iperglicemia sia una delle più comuni complicanze della gravidanza; è stimato che una gravidanza su sette (16.8%) a livello mondiale sia complicata da una qualche forma di iperglicemia. Mentre solo il 16% di questi casi è dovuto ad una forma di diabete pregravidico (o diabete preesistente -tipo 1 o tipo 2- o con primo riconoscimento durante la gravidanza), nella maggior parte dei casi (84%) si tratta di diabete gestazionale2.
Il DMG è associato ad una elevata morbilità materna determinando un maggior rischio di taglio cesareo, distocia di spalla, disordini ipertensivi (inclusa la pree- clampsia) e successivo sviluppo per la madre di diabete di tipo 2 a distanza di anni dal parto. Anche la morbilità perinatale e neonatale risulta aumentata nelle gravidanze complicate da diabete gestazionale in quanto aumenta il rischio di macroso- mia, trauma al parto, ipoglicemia, policitemia e iperbilirubinemia nel neonato. Inoltre l’esposizione all’ iperglicemia nell’ ambiente intrauterino espone tali neonati ad un aumentato rischio di obesità e diabete nella vita adulta.
Considerata l’interazione tra iperglicemia in gravidanza ed outcome materno-fetale avverso, visto il ruolo dell’imprinting intrauterino nell’ aumentare il rischio di diabe te e disturbi cardio-metabolici nei gli delle madri con diabete gestazionale, come pure la crescente vulnerabilità della madre al futuro diabete tipo 2 e disturbi car- diovascolari, deve essere posta una maggior attenzione sulla prevenzione, scree ning, diagnosi e management dell’iperglicemia in gravidanza a livello globale.
La corretta gestione del diabete gestazionale deve essere pertanto affrontata come una priorità per la salute materna, considerato anche l’impatto di tale patologia in termini di malattie non trasmissibili negli anni futuri; il corretto approccio alla patologia rimane comunque controverso, in quanto esistono ancora numerose lacune sulla prevenzione, diagnosi e trattamento per ottimizzare la gestione e gli outcome materno fetali.
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